Spetta al medico diagnosticare malattie e disturbi oltre a stabilire la cura più consona per intervenire nella maniera più efficace.
Il medico deve inoltre tenere in considerazione determinate regole etiche che si rifanno al giuramento di Ippocrate prestato prima dell'inizio della sua professione.
Il medico segue, una volta conseguita la laurea, un corso di specializzazione con il quale formarsi in maniera più completa.
Ciò vale anche per il cosiddetto medico di famiglia ossia il medico in medicina generale, l'ufficiale sanitario di primo livello.
Il medico, dunque, previene, diagnostica e cura le malattie affidandosi alle conoscenze maturate nel corso degli studi di medicina.
L'esercizio della professione è riservato soltanto a chi ha completato gli studi della facoltà universitaria tali da garantire al medico una buona preparazione.
Senza le adeguate conoscenze e un'integra moralità il medico non può pensare di poter portare avanti la sua professione; egli è infatti tenuto a prestare attenzione a determinate regole di comportamento non solo nei confronti del paziente che a lui si affida ma anche nei riguardi della società e dei colleghi.
Si parla in questo caso di deontologia medica.
Uno dei cardini deontologici è il segreto professionale dal momento che il medico può venire a conoscenza di argomenti piuttosto delidati riguardanti il paziente; è, questo, uno dei tanti punti presi in considerazione nel suddetto giuramento di Ippocrate, oggetto di insegnamento universitario.
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